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Giochi&civiltà

Il nostro percorso di ricerca per la didattica della storia nella scuola primaria

Mozaik Edu

un sito con diversi modellini 3d dedicati alla Storia

Giochi&Storia

un quaderno con delle simpatiche proposte per alunni e docenti

Giochi Antichi

Proviamo a scoprire la storia attraverso i giochi

Roma Antica città di carta

Roma antica vista attraverso  ricostruzioni 3d e narrativa per l'infanzia...

Città di Carta

il plastico di Roma antica costruito dai nostri alunni!

Mica male!

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Letture

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Teatro-Scuola

allestire uno spettacolo teatrale in classe

Colloqui

riscoprire insieme le piccole storie dimenticate dalla Storia

Non si impara se non per relazione

Riflessione sull'insegnamento

Quando si tratta di imparare siamo tutti d'accordo che non v'è nulla di meglio di un buon insegnante ed un buon libro. Se sappiamo però comprendere le dinamiche della conoscenza possiamo arricchire ulteriormente l'offerta formativa attraverso esperienze di altra natura che siano di supporto ed integrazione alla didattica tradizionale.


Diversi modelli di insegnamento a confronto

Il punto di partenza della riflessione è quell'insieme di pratiche e metodi di insegnamento definiti a posteriori didattica tradizionale. Al suo centro v'era la materia o disciplina, alla quale gli alunni dovevano essere accostati tramite l'azione mediatrice del docente. 


Oggi si sente parlare spesso di nuove strategie e metodologie didattiche per porre al centro del contesto formativo l'alunno e lo studente, al fine di promuovere un approccio più personale  ed individuale all'apprendimento ed al contempo riequilibrare il rapporto fra le nozioni fornite e le competenze acquisite.

Questa nuova visione pone quindi l'accento sulle differenze fra insegnamento ed apprendimento, fra una pratica di avvicinamento alla conoscenza attiva ed una passiva, fra il protagonismo del docente e quello dell'alunno.


Didattica come relazione

Noi riteniamo che apprendimento ed insegnamento siano due lati della medesima medaglia, che siano due aspetti fondamentali e complementari che vanno a comporre la particola relazione che si instaura in un contesto scolastico.

Gli studi e le esperienze intraprese sino ad ora ci hanno portato a credere che una visione dualistica della formazione non sia sufficientemente complessa ed esaustiva, poiché glissa su numerose dinamiche che pure sono facilmente riscontrabili nell'esperienza diretta della vita scolastica.

Il nostro pensiero è che apprendimento ed insegnamento siano semplicemente due prospettive con le quali ci si definisce un'unica relazione.

Essa è però trilaterale poiché oltre al docente ed all'alunno comprende anche la disciplina, ed al suo interno non vi sono diversi gradi di importanza, ma solo di responsabilità.

Infatti il docente è l'unico in grado di potersi far carico della cura di questa relazione, nonostante la sua capacità d'azione trovi un limite nella libertà di scelta e nelle inclinazioni personali dell'alunno.


Come le relazioni aumentano o rallentano il nostro apprendimento

Siamo giunti a questa idea riflettendo soprattutto sui punti di criticità rilevati nella realtà della vita scolastica ed incrociandoli con i punti di forza emersi dal dialogo con gli insegnanti e con gli alunni/studenti. La situazione ottimale si crea quando questa relazione risulta positiva su tutti i fronti.

Se ripensiamo anche solo alla nostra esperienza personale possiamo individuare le ragioni di un nostro successo o insuccesso scolastico nelle carenze o nelle eccellenze del nostro rapporto con la disciplina o con il docente, oppure nella relazione che il docente aveva con la disciplina.


Ci sono materie che non abbiamo mai potuto sopportare, nonostante godessimo di un ottimo rapporto con il docente (io ad esempio non ho mai preso 7 in matematica nonostante il professore fosse veramente simpatico e preparato). In altri casi il pessimo rapporto con il docente ha deteriorato il rapporto fra lo studente e la disciplina (in V liceo non ho mai raggiunto il 6 in inglese nonostante avessi sempre avuto la media del 7). In altri casi invece l'amore per la disciplina era tanto grande da far passare in secondo piano gli attriti personali con il docente.

A volte invece il cattivo rapporto del docente con la disciplina inficia le possibilità d'apprendimento degli studenti (quando ad esempio il docente spiega male, non ha passione per ciò che insegna, non ha sufficienti conoscenze), oppure ancora la relazione che il docente vive con la disciplina che insegna è tanto forte che stimola la passione anche in chi frequenta le sue lezioni.


La disciplina, l'unico termine con il quale non è possibile avere un rapporto di reciprocità

Il rapporto fra docente ed alunno/studente deve necessariamente avere il carattere della reciprocità, mentre il rapporto con la disciplina è più difficile da gestire poiché per lo studente è estremamente difficile, se non impossibile, dare qualcosa alla disciplina studiata. 


Il ruolo del docente in questo contesto e le aspettative a riguardo di questa relazione

All'interno di questa relazione ognuno ha il proprio ruolo, a riguardo del quale si nutrono diverse aspettative: da parte dell'alunno ci si aspetta curiosità ed interesse, da parte della disciplina ci si aspettano certezza e rigore, da parte del docente ci si aspettano interesse per la disciplina, preparazione didattica e competenze relazionali. 


Il ruolo dell'alunno e la figura del genitore

L'attuale temperie culturale non agevola l'avvicinamento degli alunni e degli studenti al mondo della cultura e spesso genera un rapporto negativo con l'ambiente scolastico e con le figure che vi operano. Per questi e numerosi altri motivi è facile che il bambino o il ragazzo restino inconsapevoli delle loro potenzialità e delle loro responsabilità.

Come principale responsabili dell'educazione morale e culturale dei figli, spetta ai genitori far prendere coscienza al figlio della propria responsabilità nel coltivare un rapporto positivo con la scuola, la disciplina ed docente. Un altro importante compito del genitore è quello di stabilire una relazione profonda e partecipata con i docenti, al fine di condividere insieme all'istituto un percorso formativo unitario, in modo da non disorientare i figli durante il loro corso di studi.


e voi cosa ne pensate?

non siate pigri, ricordate che la libertà è partecipazione!

Fateci sapere quello che pensate a riguardo scrivendoci all'indirizzo mail info.colomna@gmail.com