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L'IranShahr nella storia
"Shah an Shah" racconta l'IranShahr, ossia il regno degli Arii, nel momento del difficile passaggio dalla dinastia Arsacide a quella Sasanide. Gli Arsacidi erano una famiglia partica che regnava su di una costellazione di altri re e governatori locali.
All'epoca il mondo era diviso fra due grandi imperi: l'impero romano e l'impero partico, in costante guerra fra loro. Molti grandi generali romani avevano cercato di sottomettere i Parti senza mai riuscirci. Crasso venne rovinosamente sconfitto a Carre da un esercito di soli 9000 arcieri a cavallo e 1000 catafratti. Se non fosse stato assassinato nella Curia, Giulio Cesare sarebbe partito in una spedizione contro i Partì. Ma le cose andarono diversamente e ci provò senza esito Marco Antonio. Dopo di loro vi furono molti imperatori che cercarono di sottomettere quello sterminato impero. Traiano, Marco Aurelio e Settimio Severo si trovarono in guerra con i Parti senza riuscire mai a chiudere questa partita.
Ma il problema principale dei Sovrani partici non erano i Romani, ma tutti i loro governatori locali. L'impero partico non era diviso in province come quello romano ma in satrapie ed ognuna di esse era sottoposta ad un proprio re, difatti il re dei parti era chiamato Re dei Re. Ogni governatore quindi che faceva più o meno quello che gli pareva a seconda della forza militare e del prestigio del Re dei Re.
Vi furono molte ribellioni nel regno dei parti e soprattutto ogni volta che le legioni romane entravano in profondità nei loro territori e dimostravano le debolezze del Re dei Re, finché una di queste andò a segno: era guidata da Ardashir, re della Persia. La battaglia decisiva si tenne nell'aprile del 224 d.C. sulla piana di Hormuz. I racconti incisi sulle rupi celebrative e tramandati dagli storici islamici raccontano che la battaglia finì con un duello individuale fra Artabano ed Ardashir, mentre i due eserciti li stavano a guardare, il tutto in un'atmosfera eroica e forse un po' favolistica.
L'IranShahr nel nostro gioco
Nel gioco abbiamo cercato di inserire tutti gli elementi più importanti della storia di Ardashir: l'atmosfera eroica e cavalleresca, l'uso dei colori e dei simboli, la costruzione di vari edifici, lo scontro con i satrapi circostanti ed infine la battaglia finale con un Re dei Re lontano e disinteressato che lentamente perde il consenso delle altre grandi famiglie partiche, le quali gli assicuravano un seguito di inarrestabili catafratti.
Creare un gioco su di un argomento poco noto, che non fa parte della nostra cultura europea, è una scommessa a favore di una società multiculturale e rispettosa della tradizione e del retaggio culturale di ogni uomo che la componga, convinti che la varietà e sia la vera ricchezza di una società.
I disegni delle unità militari sono stati recuperati dai rilievi rupestri che si sono salvati dall'incuria del tempo e sono giunti fino a noi. In particolare, la pedina dei vari Re è stata ripresa proprio dalla figura di Ardashir scolpita su di una rupe a Taq i-Bustan, mentre gli edifici sono tridimensionali e realizzati a partire da uno studio sull'architettura Sasanide.
Leggi il Libro delle Gesta di Ardashir